C’è un titolo “di cronaca” che racchiude il senso delle elezioni di medio termine dell’8 novembre: “L’onda rossa che non c’è stata”, per descrivere le aspettative andate largamente deluse dei Repubblicani (i rossi negli Usa, mentre i Democratici sono blu). L’ottimismo di portarsi a casa un largo controllo della Camera dei deputati e almeno uno o due senatori in più degli attuali 50 (su 100) per raggiungere la maggioranza si è via via raffreddato nella notte del voto, e il più efficace nell’ammetterlo è stato il senatore Lindsey Graham, Repubblicano della Carolina del Sud, che alla Nbc ha detto “definitivamente non è un’onda Repubblicana, questo è maledettamente sicuro”.
Le speranze del Gop si erano gonfiate negli ultimi giorni della campagna per diversi sondaggi indipendenti che anticipavano uno storico ribaltone nel Congresso e nelle elezioni per i governatori (perfino quello di New York), un esito che era stato amplificate dall’eco dei giornali del mainstream che hanno usato la tattica difensiva classica di chi teme di perdere: abbassare al minimo le previsioni per il successo, così da poter celebrare come una vittoria la “non disfatta”. E così è andata. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: