"L’arresto di Matteo Messina Denaro, se di arresto si è trattato, è una sconfitta dello Stato e non certo un successo". Con queste parole Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo, tragicamente ucciso dallo stesso Messina Denaro nel 1992 in quella che fu la famosa strage di via d’Amelio.
Borsellino si riferisce con le sue parole ai 30 anni di latitanza lasciati passare prima della cattura del Boss, peraltro eseguita con una certa grazia e senza ammanettamento, che rappresentano appunto un fallimento dello Stato italiano molto più di quanto questa tardiva cattura possa rappresentare un successo. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: