Le riserve groenlandesi ammontano a 1,5 milioni di tonnellate facendo dell’isola, formalmente dipendente dalla Danimarca, l’ottavo detentore mondiale di terre rare. Incredibile ma vero, gli Stati Uniti sono appena sopra, a quota 1,8 milioni, cedendo la medaglia d’oro dei Paesi occidentali all’Australia, a quota 4 milioni. Il potenziale di estrazione di terre rare in Groenlandia è stimato in 60 mila tonnellate all’anno, il 40% in più di quelle estratte negli Usa nel 2021.
L’Usgs ha ipotizzato che in pochi anni l’isola potrebbe superare la produzione cinese. Washington non è rimasta a guardare e già nel 2019, in piena presidenza Trump (quello stesso presidente che propose addirittura di comprare la Groenlandia), ha firmato un memorandum d’intesa con le autorità groenlandesi per mettere a fattor comune le competenze geologiche e gli investimenti al fine di scoprire e sfruttare nuovi giacimenti di terre rare. [...]
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