Dopo l’incredibile ripartenza della borsa statunitense iniziata con lo scoccare del 2023, i problemi macroeconomici e geopolitici del continente a stelle e strisce sembravano ormai esauriti. Le ultime sessioni di borsa però hanno riportato i piedi a terra agli investitori più euforici. Rispetto ai massimi, l’S&P500 ha perso quasi il 5% in maniera abbastanza repentina.
Ad aver innescato questo ritracciamento sono stati probabilmente i dati legati all’inflazione comunicati recentemente, con un IPC posto sulla soglia del 6,4%. A contribuire potrebbero essere state anche le nuove turbolenze geopolitiche e commerciali intercorrenti con la Cina e le complicazioni legate alla guerra in Ucraina. Allo stesso modo, i tanto attesi verbali della Fed non sembrano dare particolari indicazioni riguardo la situazione macroeconomica attuale in quanto fanno riferimento a considerazioni legate a un contesto ormai vecchio di tre settimane. Dalle minute del FOMC si denota uno scenario tendenzialmente positivo, con un terminal rate indicativamente posto oltre 5%, un avvicinamento rispetto le aspettative del mercato. Allo stesso modo quasi tutti i funzionari della Fed hanno concordato di rallentare il ritmo degli aumenti dei tassi di interesse a un quarto di punto percentuale ma è chiaro che la Fed è determinata a continuare con la sua campagna di rialzo dei tassi. [...]
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