Il mercato obbligazionario è uno dei mercati più sotto tensione negli ultimi mesi, complici i tassi di interesse e l’inflazione che è in discesa ma che rimane comunque alta rispetto ai target previsti dalle banche centrali. All’apparenza abbiamo quindi una situazione in cui sembra che le banche centrali non riescano a controllare appieno la situazione finanziaria attuale. Da non sottovalutare nel lungo periodo l’aumento dei tassi di interesse che ancora non hanno avuto il loro impatto diretto sul mercato per via del lag temporale che c’è tra aumento dei tassi e trasmissione degli stessi sul mercato finanziario, pertanto dobbiamo sempre pensare a un’ottica di lungo periodo quando vediamo le variazioni di questi dati macroeconomici. Al momento sul mercato obbligazionario ci sono dei rendimenti molto alti rispetto a qualche mese fa, una situazione da tenere sotto controllo ma che di fatto offre delle buone opportunità nel lungo periodo.
Sul mercato secondario si vedono dei rendimenti molto importanti rispetto al lungo periodo, per non parlare della curva dei rendimenti invertita degli Usa, con le scadenze brevi che offrono più delle scadenze lunghe. In Europa abbiamo visto delle accelerazioni al rialzo per quanto riguarda i rendimenti dei titoli di Stato a 10 anni, come ad esempio quelli della Francia che sono passati al 3,2% valore che non viene toccato dal 2011, stessa cosa dicasi per i Bund tedeschi, anche qui abbiamo rendimenti che non vedevamo dal 2011. [...]
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