Articolo prodotto in collaborazione con Scuola di Trading - Mercati che hanno eseguito i movimenti di ritracciamenti previsti dai massimi anche se i mercati americani hanno ieri allungato oltre i livelli tecnici previsti per poi essere violentemente venduti a ridosso dei massimi annuali. Anche sui mercati europei abbiamo visto delle vendite dai massimi dopo una ripresa iniziata a metà mattinata e finita a ridosso della chiusura del cash. EurUsd, diretto interessato dalle dinamiche macro attuali, ha visto una forte discesa, anch’essa prevedibile a livello tecnico dopo un allungo oltre il previsto a ridosso di 1,09. In questo momento vediamo quindi dei mercati tendenzialmente risk off per la giornata, con le major al ribasso e i mercati azionari decisamente improntati al ribasso e al test di possibili supporti di breve.
A fine settimana possiamo tirare le somme di quanto visto di recente. La Fed ha alzato i tassi, come previsto di un notch (+25 bps), rassicurando comunque sui pericoli derivanti dal rischio sistemico a livello bancario negli Usa. Le proiezioni dei dati macro della Fed prevedono un leggero rallentamento della crescita del Pil Usa anno su anno e un aumento del tasso di disoccupazione entro la fine del 2023. Per questo ultimo dato, la forchetta presa in considerazione è quella del 3,9%-4,8%, numeri che comunque sono nettamente più alti rispetto al dato attuale che si attesta a 3,6%. Ricordiamo in merito che un aumento considerevole del tasso di disoccupazione porta i mercati azionari a spingere le quotazioni al ribasso, questo è frutto di una correlazione tra andamento del Nasdaq di lungo periodo e andamento del tasso di disoccupazione, argomento protagonista di una live della rubrica “Trading Time”. [...]
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