«Quali potrebbero essere le conseguenze della conquista della cultura da parte dell’IA?».
Parte da questa domanda la riflessione del pupillo di Klaus Schwab, Yuval Noah Harari, appena tornato «da un ritiro di meditazione di due mesi». Una pausa che considera come una “dieta informativa”, in cui si è disconnesso dai dispositivi tecnologici e ha permesso alla sua mente «di disintossicarsi da tutta la spazzatura che assumiamo». [...]
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