L’intelligenza artificiale (AI) è uno dei più grandi megatrend del nostro tempo. Le aziende energetiche stanno impiegando strumenti di intelligenza artificiale per analizzare grandi quantità di dati e mappe geologiche e identificare potenziali problemi come l’uso eccessivo di attrezzature o la corrosione delle condotte. Una di queste società è il gigante energetico olandese Shell. Di recente, Shell ha annunciato l’intenzione di utilizzare la tecnologia basata sull’intelligenza artificiale della società di analisi di big data, SparkCognition, nella esplorazione e produzione di petrolio nel tentativo di migliorare l’efficienza operativa nonché aumentare la produzione.
Quattro anni fa, la Oil and Gas Authority (OGA) ha lanciato il primo oil and gas National Data Repository (NDR) del Regno Unito. L’enorme repository contiene 130 terabyte di dati geofisici, infrastrutturali e di pozzo, l’equivalente di circa otto anni di film HD. Questi dati coprono più di 5.000 indagini sismiche, 12.500 pozzi e 3.000 condotte. NDR impiega l’IA per interpretare questi dati, con OGA che spera di scoprire nuove prospettive di petrolio e gas e di consentire una maggiore produzione dalle infrastrutture esistenti. La piattaforma sarà utilizzata anche nella transizione energetica del paese, con i dati dei serbatoi e delle infrastrutture utilizzati per supportare i progetti di cattura, utilizzo e stoccaggio del carbonio. [...]
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