VOX, partito spagnolo di estrema destra, ha deluso - e di molto - le aspettative in occasione delle elezioni in Spagna di questa domenica. Sono circa 600.000 i voti persi rispetto al 2019, per un taglio di 19 parlamentari. Uno scivolone che mette nei guai il Partito Popolare, di centrodestra, che - seppur avendo ricevuto la maggior parte dei voti alle urne - è incapace di vantare una maggioranza solida in Parlamento senza la tanto chiacchierata intesa con VOX, lasciando la Spagna senza una chiara guida politica. Svanisce così lo scenario che averebbe visto l’estrema destra per la prima volta in Spagna far parte di un governo nazionale.
Il primo ministro Pedro Sánchez non aveva nascosto i suoi timori circa la possibile alleanza tra i conservatori e i nazionalisti di estrema destra. Nelle settimane che hanno preceduto le elezioni di domenica, il Partito Popolare e VOX hanno calcato la mano esaltando la gestione di alcuni governi locali guidati da un’intesa tra entrambi i partiti. Ma il pubblico, dati alla mano, sembra non aver apprezzato. Il PP non ha ottenuto il numero previsto di seggi in parlamento e VOX ha perso un terzo della sua quota di elettori, impedendo alla destra spagnola di raggiungere una maggioranza utile a formale il governo. Anche Sánchez e il partito alleato Sumar non si sono dimostrati all’altezza, lasciando la Spagna in una situazione di stallo. [...]
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