Pochi mesi dopo la sua elezione a senatore del Delaware nel 1972, Joe Biden perse la prima moglie Neilia e la figlia Naomi di appena un anno in un incidente stradale in cui gli altri due figli Beau e Hunter furono gravemente feriti. Nel 2015 Beau, primogenito dell’allora vice presidente Biden, morì di un tumore al cervello. Aveva 46 anni. Il vice di Barack Obama versava in modeste condizioni economiche e stava considerando di vendere la propria casa per coprire le spese mediche del figlio.
Che cosa avrà convinto Garland a modificare il ruolo di Weiss non è chiaro ma dal punto di vista politico si capisce. Un procuratore speciale ha più potere di azione e lo allontana da possibili accuse politiche caricandolo di una certa obiettività. Garland aveva già fatto la stessa cosa con la nomina di Jack Smith a procuratore speciale per l’insurrezione del 6 gennaio 2021. Il suo lavoro ha “fruttato” due incriminazioni criminali a Trump, una nel caso dei documenti top secret e l’altra per cospirazione nel tentativo di ribaltare l’elezione del 2020. Il procuratore speciale ottiene una certa indipendenza e anche legittimità. Nel caso di Weiss, nominato da Trump e riconfermato da Biden, si avrebbe un procuratore con legami nelle due recenti amministrazioni presidenziali. Biden non commenta i casi giudiziari in corso a differenza di Trump che attacca in maniera velenosa e volgare i procuratori e chiunque non dimostri riverenza verso di lui. Biden, invece, si comporta in maniera presidenziale. Rispondendo alle domande di un giornalista se il presidente sarebbe disposto a concedere la grazia a Hunter, la portavoce della Casa Bianca ha risposto con un secco “no”. [...]
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