Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) si dimostra essere non solo un piano di investimenti, ma anche uno strumento che impone un rigoroso regime di austerità alle casse dello Stato italiano. Uno dei modi in cui questo aspetto si manifesta è attraverso la recente richiesta rivolta ai ministeri italiani di stringere la cinghia finanziaria per realizzare importanti obiettivi di risparmio.
Tuttavia, il piano di tagli non riguarderà solo il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Altri ministeri dovranno contribuire significativamente a questa strategia di risparmio. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy dovrà apportare risparmi per 39,3 milioni di euro, seguito dal Ministero della Difesa con 36,2 milioni e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con 29,4 milioni. Altri ministeri, come il Ministero della Giustizia, il Ministero dell’Università e della Ricerca e il Ministero dell’Interno, dovranno invece lavorare per tagliare rispettivamente 10,8 milioni, 10,7 milioni e 10,1 milioni di euro: [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: