Il cambio dollaro/yen si muove pericolosamente vicino al valore soglia di 150, quello che ha visto intervenire la Boj il 3 ottobre per riportare le negoziazioni sotto tale livello. Il mercato si aspetta un nuovo acquisto massiccio di titoli di stato, negando l’ipotesi di un aumento dei tassi. Ma se non bastasse? Se il cambio, dopo una prima discesa, ritornasse sopra 150 puntando addirittura a 155?
C’è il rischio di vedere i tassi giapponesi, sulla parte lunga delle scadenze, sopra il 2%. Uno scenario simile sarebbe raccapricciante e rappresenterebbe uno tsunami per i precari equilibri drogati da liquidità che devono gestire le banche centrali, ormai assuefatte da una situazione di non ritorno che porta ad un pericoloso vicolo cieco. La crisi da astinenza da politiche monetarie ultra espansive porta i banchieri a visioni oniriche di recessioni vicine ma irraggiungibili con discesa dell’inflazione e dei tassi. Sarà così oppure verrà il cigno nero a risvegliare dal letargo di lungimiranza i policy maker? [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: