La crisi globale è in pieno consolidamento tra tempeste geopolitiche, rivalità tra Paesi e “cigni neri” di vario tipo. E quando soffia la tempesta e si agita il caos entrano in scena i timonieri che guidano Stati e istituzioni economiche, aziende e gruppi finanziari a orientarsi. In cambio, ovviamente, di lauti profitti. Si può spiegare così il volo azionario e borsistico di Palantir, la meno nota ma forse più interessante azienda della galassia del big tech Usa.
L’azienda di data mining di Denver, specializzata in intelligenza artificiale e creazione di modelli di simulazione al servizio di strutture per la sicurezza nazionale e non solo ha brillato nell’ultimo trimestre, e il titolo è volato a Wall Street dopo che Palantir ha annunciato il record di un utile netto di 72 milioni di dollari a fronte di 558 milioni di ricavi tra l’1 luglio e il 30 settembre. “I brutti tempi sono molto positivi per Palantir”, ha spiegato a Forbes il Ceo Alex Karp, che ha ricordato di servire solo entità legate a Paesi occidentali per adattarsi “costruiti per il pericolo”. [...]
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