Gli Stati Uniti si trovano di fronte a un trilemma. Devono conciliare aspetti non completamente sovrapponibili. Primo punto: gli appelli a mantenere fermo il sostegno a Kiev nella guerra con la Russia, a puntellare Israele nel conflitto con Hamas e, soprattutto, nel contenimento all’Iran e a prevenire una possibile invasione cinese di Taiwan procedono contemporaneamente.
Seconda questione: Washington maschera il passaggio dal nazional-conservatorismo di Donald Trump al leading from behind à la Obama con la proiezione da “arsenale della democrazia” ma questo pone delle problematiche in termini di priorità per gli stessi Usa. A partire dalle grandi questioni industriali e da programmi come l’F-35 che si trovano rallentati dal sostegno continuo a conflitti di respiro ben più immediato. [...]
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