Anche da morto, il fantasma di Osama Bin Laden, ucciso in un’operazione speciale americana in Pakistan nel 2011, continua a ossessionare l’America e l’occidente. Nell’ambito del dibattito inerente la guerra a Gaza tra Hamas e Israele, che ha già provocato oltre 11 mila vittime - di cui il 70% sono donne e bambini - questa settimana la sua “Lettera all’America” scritta una ventina d’anni fa è diventata virale su TikTok. In un video, che in pochi giorni ha superato le 900.000 visualizzazioni, un TikToker ha affermato che "tutto ciò che abbiamo imparato sul Medio Oriente, sull’11 settembre e sul ’terrorismo’ era una bugia”. In una dichiarazione pubblicata giovedì X, la piattaforma social è dovuta correre ai ripari, affermando che “i contenuti che promuovono questa lettera violano chiaramente le nostre regole sul sostegno a qualsiasi forma di terrorismo. Stiamo rimuovendo in modo proattivo e aggressivo questo contenuto e indagando su come è arrivato sulla nostra piattaforma”.
Su YouTube, secondo Google Trends, le ricerche di Bin Laden sono aumentate del 400% e Il Guardian, dopo che la lettera dell’emiro è diventata virale, ha deciso di rimuovere l’articolo - risalente al 2002 - dal sito della testata. Dopo che la trascrizione è stata ampiamente condivisa sui social media senza il contesto completo, riferisce la testata inglese al TIME, “abbiamo deciso di rimuoverla e indirizzare i lettori all’articolo che originariamente la contestualizzava”. [...]
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