Leggevo della ricerca fatta dall’European Council for Foreign Relation sul sentimento di varie opinioni pubbliche non solo occidentali, rispetto a temi di politica internazionale. La ricerca, su cui pur si possono avere riserve metodologiche, è comunque interessante e fotografa il sentimento verso il futuro da cui emerge chiaramente le diverse traiettorie di stato di animo tra noi ed il resto del mondo. C’è questa differenza perché obiettivamente diverse sono le traiettorie.
C’è infine una questione poco conosciuta e condivisa. La nostra cultura economica ha sterilizzato il sistema economico rispetto ai contesti e si è concentrata sui suoi modi, i famosi “modi di produzione”. C’è però un problema di traiettoria storica, le nostre sono economie ipermature. Ipermaturo significa che il sistema economico ha da tempo esplorato e sfruttato il suo campo di possibilità. Tradotto, abbiamo sempre meno cose interessanti da produrre anche perché il bisogno materiale, ancorché soddisfatto in maniere asimmetriche sul piano sociale, è saturato ormai da tempo. A dire che se altrove nel mondo vendere una macchina in più dipende da quanto reddito si riesce a mettere in mano al desiderante il cui desiderio è scontato, da noi il desiderio è già soddisfatto da tempo e motivi per comprare quella nuova macchina sono sempre mano rinvenibili. [...]
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