Sembra proprio che, stancamente, l’America si stia rassegnando alla sfida presidenziale meno convenzionale della sua storia. Il presidente in carica che cerca il bis “festeggia” gli 81 anni confondendo Taylor Swift per Britney Spears, che sarebbe come scambiare, in Italia, Celentano per Jovanotti. E su di lui pende un impeachment a seguito delle indagini del Congresso sulla corruzione sua e dei famigliari. Chi lo sfida è un ex-presidente assediato da quattro processi e una novantina di incriminazioni.
I loro due partiti sono ostaggio delle opposte ossessioni. Il 72% dei Democratici, nei sondaggi di RCP (Real Clear Politics) sulle primarie, puntano su Biden convinti che sia, come nel 2020, il solo in grado di battere Trump. Il 59,4% dei Repubblicani pensa l’opposto, e si tiene stretto Trump lesinando i consensi ai nomi nuovi di Ron DeSantis (14% dei voti) e Nikki Haley (10,4%). Entrambi i fronti rischiano grosso, perché i 12 mesi che mancano possono produrre sorprese, e danni non recuperabili più si avvicinano le urne. [...]
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