Non è ancora il suono di un allarme rosso, ma con il passare delle settimane inizia sempre più ad assumerne i connotati. Il governo giapponese guidato da Fumio Kishida è sotto pressione. Gli indici di gradimento del suo gabinetto hanno raggiunto livelli bassi, suscitando speculazioni sul futuro dell’attuale primo ministro, sia per quanto riguarda il ruolo di capo del Partito Liberal Democratico (Ldp) che dell’esecutivo nazionale.
Già, perché Kishida potrebbe restare in carica fino al prossimo settembre, quando rischia di uscire sconfitto dalle elezioni che decideranno il prossimo presidente del suo stesso partito. Un sondaggio della Jiji Press pubblicato all’inizio di questo mese colloca il gradimento del governo Kishida al 21,3%, il punto più basso dall’insediamento avvenuto nel 2021. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: