Quando era presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha avviato una guerra commerciale contro la Cina, colpito Pechino con dazi e limitazioni, inserito svariate aziende cinesi (da Xiaomi a Huawei) nella black list degli Usa e, più in generale, ha sempre considerato il gigante asiatico un rivale della nazione. O meglio: la causa di quasi tutte le sofferenze economiche del Paese.
Comprese quelle derivanti dalla pandemia di Covid-19 definito dallo stesso The Donald “virus cinese”. Eppure, nonostante l’ascia di guerra brandita dal tycoon, mentre era alla Casa Bianca le sue società avrebbero ricevuto almeno 7,8 milioni di dollari da entità straniere dislocate in 20 Paesi. La maggior parte dei fondi, circa 5,6 milioni di dollari, proverrebbe da entità cinesi. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: