La partnership senza limiti tra Russia e Cina assomiglia sempre di più ad una relazione economica di mutuo vantaggio. Il contenuto di un simile rapporto, oggi, a quasi tre anni dallo scoppio della guerra in Ucraina, appare in tutta la sua chiarezza. Se, infatti, per Mosca commerciare con Pechino rappresenta l’ancora di salvataggio per evitare di essere travolta dalle sanzioni occidentali, sul fronte opposto anche il Dragone considera rilevante questo asse commerciale.
Non solo perché il Dragone acquista ormai stabilmente dal Cremlino ingenti quantità di risorse energetiche a prezzi quasi stracciati, ma anche perché, sapendo che la Federazione Russa è obbligata a sostituire i beni occidentali con un’alternativa, il gigante asiatico è ben felice di esportare in territorio russo enormi quantitativi di prodotti d’uso quotidiano (dalle automobili all’elettronica). [...]
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