Oltre 200 colpi di artiglieria sparati dalla Corea del Nord nei pressi della linea di confine marittimo con la Corea del Sud. La risposta di Seoul con un’esercitazione d’artiglieria con obici semoventi K9 e cannoni nella stessa area, vicina alle isole sudcoreane di Baengnyeong e di Yeonpyeong subito evacuate dal Sud. In mezzo, l’intervento diplomatico della Cina a chiedere calma e moderazione ad entrambi i fronti.
Dopo settimane di escalation verbali, minacce e avvertimenti, nella penisola coreana la tensione è esplosa in maniera inaspettata, con un episodio particolarmente rilevante che ha coinvolto le due Coree ancora tecnicamente in guerra tra loro. Tutto è partito quando Pyongyang ha sparato oltre 200 colpi di artiglieria vicino alle suddette isole di Baengnyeong e di Yeonpyeong a nord della linea di confine marittimo nel Mar Giallo contesa tra i due Paesi. Il governo sudcoreano ha fatto sapere che non c’è stato alcun ferito tra civili e militari, ma ha anche definito l’operazione come “un atto provocatorio che minaccia la pace e aumenta la tensione nella penisola coreana”. [...]
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