Il 2023 si è rivelato l’anno delle previsioni sbagliate sia per le analisi economiche (la temuta recessione non si è verificata) e sia su quelle di mercato dato che il consenso a Wall Street era formato da vendere le azioni americane, comprare i Treasury e l’equity cinese.
Effettivamente il 2023 era iniziato con pessimismo dopo le difficoltà del 2022 dei mercati, spaventati dall’inflazione, dalle repentine azioni restrittive delle banche centrali e in ultimo dagli effetti che queste ultime avrebbero provocato all’andamento della crescita economica globale. Eppure, rispetto al 2022 lo scorso anno ha segnato una decisa discesa dell’inflazione accompagnata da rialzi azionari a doppia cifra percentuale soprattutto del Tech americano che era considerato un anello debole nel contesto macroeconomico prospettato. [...]
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