L’Italia è nel pallone sul caso della crisi mediorientale e del Mar Rosso e non sa che direzione dare alla sua agenda politica in un contesto in cui la proiezione militare e strategica consentirebbe a Roma di essere tra i Paesi che danno le carte.
In occasione del raid anglo-americano contro gli Houthi dell’11 gennaio scorso è emersa una profonda incertezza strategica circa le mosse dell’Italia. Anni di discussioni sulla presunta profondità geopolitica dell’interesse nazionale, della concezione di “Mediterraneo allargato”, del nascituro “Piano Mattei”, della visione a tutto campo dell’Italia sono stati risolti dal governo Meloni in maniera decisamente scivolosa. Il balletto tra Palazzo Chigi, la Farnesina di Antonio Tajani e il Ministero della Difesa guidato da Guido Crosetto ha prodotto una serie di mosse e dietrofront. [...]
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