L’India vuole imboccare (e consolidare) al più presto una terza via geopolitica. Da un lato, infatti, Nuova Delhi sta cercando di rappresentare una valida alternativa alla Cina, proponendosi come nazione capace di attrarre investimenti stranieri e al tempo stesso proporre condizioni di lavoro favorevoli per i grandi gruppi occidentali. Dall’altro lato il gigante asiatico non intende però neppure farsi schiacciare su posizioni eccessivamente filo statunitensi, in modo tale da mantenere un proprio raggio d’azione quanto più indipendente e funzionale alle proprie esigenze.
Per riuscire in una simile impresa il governo indiano si muove lungo un equilibrio sempre più complesso, risultando parte integrante dei Brics e dei Paesi in via di sviluppo – al netto delle storiche rivalità con la citata Cina – ma anche collaborando con le potenze occidentali. [...]
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