Il mercato dei semiconduttori sarà sempre più strategico. Chiunque riuscirà a controllarne una fetta potrà influenzare direttamente dinamiche politiche ed economiche globali. Già, perché è dai minuscoli componenti dei prodotti elettronici che usiamo ogni giorno – dagli smartphone ai tablet, dalle automobili ai computer – che dipende ormai la nostra quotidianità. E non solo, visto che gli stessi semiconduttori sono elementi fondamentali per sostenere la robotica industriale così come lo sviluppo degli armamenti più moderni.
Considerando poi che da qui al 2030 il mercato dei chip dovrebbe raggiungere i mille miliardi di dollari, si capisce ancor meglio perché il Giappone, quinta economia globale, non intenda restare fuori dal giro che conta. O meglio: perché intenda tornare ad essere una potenza dei semiconduttori, proprio come negli d’oro a cavallo tra gli Ottanta e i Novanta, quando Tokyo era uno dei maggiori produttori di semiconduttori del pianeta, sostenuto da investimenti governativi e del settore privato. [...]
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