Qualcosa di grosso bolle in pentola in Ucraina. Intervistato da Gian Marco Chiocchi sul Tg1, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha confermato la sua intenzione non solo di licenziare il capo delle forze armate, il generale Valery Zaluzhny, ma anche di sostituire una parte dell’establishment del Paese.
“Sicuramente un reset, un nuovo inizio, è necessario. Quando parliamo di questo, intendo un ricambio di una serie di dirigenti dello stato, non solo di un singolo settore come quello militare. Io sto riflettendo su questo, è vero” ha dichiarato il leader ucraino, confermando le voci sull’imminente sostituzione di Zaluzhny, generale “pragmatico” e realista, molto amato in patria, che aveva sollevato dubbi sulla strategia ucraina a Bakhmut spiegando alla rivista Time che la controffensiva era ferma e che Kiev non può avanzare perché è subentrato “lo stallo”, una guerra di trincea “come nella prima guerra mondiale”. Con l’appoggio di Stati Uniti e Regno Unito - che già sabotarono i negoziati nell’aprile 2022 - Zelensky intende sostituire quella classe dirigente stufa della guerra e desiderosa di trovare un accordo con i russi. [...]
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