L’Unione europea ha gradualmente rotto la sua dipendenza energetica dalla Russia in seguito allo scoppio della guerra in Ucraina. I governi dell’Ue hanno sostituito la quasi totalità delle importazioni di gas e petrolio provenienti da Mosca con quelle di altri Paesi, dal Qatar al gnl made in Usa.
Il Cremlino, a sua volta, è stato costretto a rivedere il funzionamento del suo principale motore economico cercando clienti alternativi. La missione è riuscita, almeno in parte, visto che il Cremlino ha dirottato la preziosa merce dall’Europa all’Asia (in primis Cina e India), seppur a prezzi più bassi. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: