La Cina, secondo Paese più popoloso al mondo, deve quotidianamente sfamare oltre 1,4 miliardi di abitanti. Garantendo loro, non più soltanto la minima sussistenza per svoltare la giornata, bensì una dieta sempre più ricca e in linea con lo sviluppo nazionale.
Per riuscire in una missione sempre più ardua, il Dragone deve aggiungere al cibo prodotto internamente ingenti importazioni provenienti dall’estero. Non solo: deve fare i conti con stime e proiezioni per niente rosee. Un rapporto dell’Istituto per lo sviluppo rurale dell’Accademia cinese delle scienze sociali, ad esempio, afferma che entro il 2025 il gigante asiatico potrebbe avere un deficit di grano di circa 130 milioni di tonnellate, circa il 20% della produzione prevista per il 2024. [...]
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