Da Micron a Intel, da AMS Osram a Infineon, senza dimenticare le decine di aziende cinesi. Tutti hanno messo nel mirino la Malesia, nuova calamita di investimenti tecnologici globali, ennesima vincitrice a sorpresa del braccio di ferro tra Washington e Pechino.
Mentre le due superpotenze del XXI secolo si fronteggiano a viso aperto, Kuala Lumpur è uno degli attori regionali asiatici che spera di guadagnare spazio di manovra in un mondo sempre più frammentato. In che modo? Fornendo un contesto sicuro capace di ospitare gli hub delle principali supply chain internazionali, in primis quella dei semiconduttori. [...]
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