Se la politica è percepita distante, la partecipazione alle elezioni ne risente. E questa non è certo una novità. Escluse poche eccezioni, negli ultimi vent’anni l’astensionismo in Italia è cresciuto per ogni tipo di appuntamento alle urne: dalle politiche alle regionali, passando per le europee. Tuttavia, quando si tratta di votare per rinnovare il Parlamento europeo, gli italiani continuano a presentarsi ai seggi in percentuali sempre superiori alla media. E anche alle prossime elezioni europee, dell’8 e 9 giugno, la partecipazione in Italia potrebbe mantenersi più alta rispetto alla maggior parte dei paesi Ue. Vediamo perché.
Tradizionalmente sono le elezioni politiche, ossia quelle che determinano la composizione di Camera e Senato, a far registrare i più alti livelli di partecipazione da parte degli elettori italiani, con il record di quasi il 94% di affluenza toccato nel 1958. Sicuramente quelli erano altri tempi. E c’è da dire che in nessun caso le elezioni europee hanno raggiunto questi livelli in Italia, anche se l’affluenza per il voto continentale si è sempre tenuta su valori alti al confronto con quelle degli altri paesi. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: