Ultimamente le banche italiane se la passano bene. Vantano una solidità patrimoniale superiore alla media europea, una redditività ai massimi livelli dal 2014 e sono reduci da un 2023 che ha portato 32 miliardi di euro di utili. Risultati che saranno riconfermati anche nel 2024. Tuttavia, il buon momento non è accompagnato da un aumento dei prestiti a famiglie e imprese (che invece stanno diminuendo). Ed è dovuto anche al recente aumento dei tassi di interesse.
Lo stato di ottima salute emerge soprattutto dall’analisi del Common equity tier 1 (Cet1 ratio). Si tratta del rapporto tra il capitale ordinario versato e le attività ponderate per il rischio. Il Cet1 ratio indica, in percentuale, con quali risorse la banca riesce a garantire i prestiti concessi. Nel 2023 il Cet1 ratio medio delle principali banche italiane ha superato il 16%. Dieci anni fa era al di sotto del 12%, mentre nel 2016 aveva toccato il suo punto recente più basso, vicino al 10%. I risultati sono molto positivi se si pensa che, secondo le norme della Banca centrale europea, il Cet1 ratio dev’essere almeno dell’8%. Negli ultimi anni questo valore è diventato particolarmente importante e oggi è il principale parametro (anche se non l’unico) utilizzato da investitori e risparmiatori per valutare la solidità di una banca. [...]
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Giada-Costa-158511
·Maggio 2024
Ogni tanto una buona notizia