I mercati emergenti, secondo molti, continuano a rappresentare un’opportunità d’investimento da non sottovalutare. La debolezza della Cina registrata negli ultimi anni è stata ben bilanciata dagli andamenti positivi di altri comparti borsistici, provocando inizialmente un arretramento degli indici dei mercati emergenti e successivamente una progressiva lateralità. Con le misure di stimolo del governo e le possibili instabilità fiscali e monetarie che potrebbero affrontare gli USA, ha senso guardare con favore alle azioni dei Paesi emergenti?
In questi anni, i capitali sono letteralmente fuggiti dalla Cina verso altre economie emergenti. L’aumento dell’interesse degli investitori nei confronti del mercato azionario indiano e taiwanese, ad esempio, ha raggiunto livelli storici. Non a caso, il mercato azionario indiano, nell’ultimo quinquennio, ha registrato una performance positiva del 50%, mentre quello taiwanese di circa il 145%. Per avere un metro di paragone più ampio, mentre il Nifty 50, indice azionario indiano, ha registrato una crescita in linea con il benchmark azionario globale, l’MSCI World, il mercato di Taiwan ha triplicato le performance. [...]
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