Innalzare quattro grandi città al livello di zone speciali destinate alle attività finanziarie, creando così aree nei quali attirare investimenti stranieri e start-up estere, e offrendo ambienti all’avanguardia e procedure amministrative semplificate. È questa l’ultima mossa che sta attuando il Giappone per scuotere la sua economia, gravata dall’ormai cronico crollo verticale dello yen e, più in generale, da un contesto politico complicato.
Andiamo con ordine, partendo dai quattro nuovi special hub delineati dal governo nipponico: Osaka, Fukuoka, Sapporo e ovviamente la capitale, Tokyo. Il prossimo 31 maggio gli alti funzionari delle citate città avranno un incontro con il primo ministro Fumio Kishida durante il quale le parti discuteranno in merito alle nuove “zone speciali per le attività finanziarie e di gestione patrimoniale”. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: