Questo è il primo secolo in cui l’Europa non avrà un ruolo rilevante. Anche il 20esimo, quello “americano”, si è svolto sui campi di battaglia della guerra mondiale del continente e sul fronte della guerra fredda. Le idee più grandi, quelle di Einstein e Keynes, furono concepite dagli europei in Europa. Così erano quegli esperimenti – quello di Picasso in pittura, quello di Joyce in letteratura, quello di Le Corbusier in architettura – che raggruppiamo sotto il nome di Modernismo. Gli stati europei avevano colonie fino alla seconda metà del secolo, il che portò discredito, ma anche influenza.
In Europa mancano le principali aziende tecnologiche, una quota ridotta della produzione mondiale e, con il diffondersi del protezionismo, nessuna speranza di eguagliare la generosità americana o cinese sulle industrie nazionali. In un mondo commerciale, l’Europa aveva una superpotenza, l’“effetto Bruxelles”, grazie al quale le normative UE diventavano de facto lo standard globale. [...]
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