“La politica ucraina di Joe Biden sta marciando verso la catastrofe”. A scriverlo non è la Pravda né un giornale "filo-russo" ma una delle più importanti e prestigiose riviste americane, The National Interest, in un articolo a firma di Robert Clarke e Jason Beardsley. Analisi che in Italia verrebbero immediatamente tacciate di "filo-putinismo" ma, si sa, il nostro Paese è popolato di "analisti" e giornalisti spesso più realisti del re. I due esperi spiegano che la Nato ha intrapreso una "svolta significativa" nel suo sostegno alla difesa dell’Ucraina contro la Russia.
L’amministrazione Biden, in sintonia con diversi alleati europei degli Stati Uniti, "ha approvato l’uso di armi americane per colpire obiettivi in territorio russo intorno alla città ucraina di Kharkiv". La decisione è arrivata mesi dopo che il presidente francese Emmanuel Macron ha ventilato l’ipotesi di un "coinvolgimento delle truppe della Nato nella lotta in Ucraina". Benché la Casa Bianca abbia "negato questa possibilità", il generale Charles Q. Brown Jr, capo di Stato maggiore, ha ammesso che verranno inviati "addestratori militari" in Ucraina per accelerare la preparazione delle truppe ucraine appena arruolate per il fronte. [...]
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