Gli investitori automobilistici europei sono abituati a percorsi accidentati. Il settore è noto per la sua tendenza a rincorrere i volumi, a scapito dei margini, e a finire periodicamente in sbandata. In questa luce, la notizia che la Volkswagen sta valutando la chiusura dello stabilimento Audi di Bruxelles è confortante. Aspettatevi che gli altri siano costretti a seguirlo.
La mossa di VW è in qualche modo una rarità. Segnerebbe la prima chiusura di uno stabilimento della casa automobilistica tedesca in Europa. Anche lo stabilimento Ford di Saarlouis in Germania è in via di chiusura, e il Regno Unito, ovviamente, non è estraneo al fatto che le case automobilistiche interrompano la produzione. Eppure, nel complesso, la sovraccapacità in Europa è stata gestita eliminando i turni e riducendo la produzione, piuttosto che rottamando all’ingrosso. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: