L’annuncio dell’archiviazione del caso è avvenuto due giorni dopo l’attentato a Trump in Pennsylvania e lo stesso giorno dell’inizio della Convention repubblicana a Milwaukee, Wisconsin. La giudice ha spiegato che la nomina del procuratore speciale Jack Smith ha violato una clausola della costituzione poiché, secondo lei, il procuratore speciale dovrebbe essere stato nominato e confermato dal Senato. Nella sua decisione la Cannon si è rifatta alla menzione del giudice Clarence Thomas nel caso dell’immunità presidenziale annunciata dalla Corte Suprema due settimane fa. Thomas ha messo in dubbio la costituzionalità della nomina di Smith anche se il suo commento era tutt’altro che rilevante alla questione centrale dell’immunità.
La decisione di Cannon non è ovviamente finale. Lo stesso giorno dell’annuncio il procuratore Smith ha dichiarato che farà ricorso al Tredicesimo Distretto Federale dove crede di potere riattivare il caso e allo stesso tempo fare richiesta di un cambio di giudice. Il caso dei documenti top secret era considerato dagli analisti il più facile da provare e il più pericoloso per Trump poiché non solo ha mantenuto documenti riservati in suo possesso ma avrebbe anche ostacolato la giustizia. Ecco perché nel mese di luglio dell’anno scorso l’Fbi, dopo discussioni interne molto accese, decise di perquisire la tenuta di Mar-a-Lago quando Trump era assente. Vi trovarono 100 documenti in scatoloni che si aggiungono agli altri che l’ex presidente aveva consegnato volontariamente. [...]
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