Hanno meno risorse a disposizione e sono anche quelle più indietro sull’avanzamento procedurale e finanziario. Al momento sono soprattutto Istruzione e Salute (oltre a Inclusione e coesione) le missioni del Piano nazionale di ripresa e resilienza che stanno andando maggiormente a rilento.
Come noto, il Next GenerationEU ha messo a disposizione dei paesi membri dell’Unione Europea circa 648 miliardi di euro per affrontare la ripresa post pandemica. Per l’Italia, che lo attua appunto tramite il Pnrr, è previsto lo stanziamento maggiore: 194,4 miliardi di euro (di cui 122,6 come prestiti e 71,8 in sovvenzioni). Il programma dovrebbe essere completato entro il 2026, anche se non è da escludere un rinvio di due anni del termine, portandolo quindi al 2028. Uno slittamento che potrebbe far comodo all’Italia. [...]
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