Kamala Harris, vicepresidente degli Stati Uniti, ha proposto una tassa sulla ricchezza che si distacca significativamente dalle tradizionali politiche fiscali americane. La proposta è in linea con alcune delle idee progressiste che Harris ha sostenuto durante la sua carriera politica, ma non è mai stata pubblicamente appoggiata prima di questo punto. Infatti, Harris aveva in passato preso le distanze da proposte simili avanzate da altre figure del Partito Democratico, come Elizabeth Warren.
Tassare i guadagni non realizzati pone peraltro complessi problemi legali. Il dibattito sulla sua costituzionalità è centrale, poiché la Costituzione degli Stati Uniti impone restrizioni sulle modalità di imposizione fiscale. Un’altra sfida legale riguarda l’applicazione pratica della tassa: determinare il valore di mercato corrente di asset come azioni e immobili può essere complicato e soggetto a controversie. [...]
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