Archiviato un Europeo deludente e senza partite ufficiali in programma a breve, in piena estate c’è solo il calciomercato a tenere alta l’attenzione dei tifosi italiani. Un rito, fatto di indiscrezioni su trattative vere o presunte, che ogni anno genera valori sempre più alti. Basti pensare che il 2023 è stato l’anno con la spesa più alta mai registrata per il calciomercato: a livello globale, per la prima volta i club hanno investito oltre 10 miliardi di euro, arrivando a un totale di 12,4 miliardi per l’acquisto del cartellino dei calciatori (inclusi bonus eventuali e somme versate per i prestiti). Al raggiungimento della cifra record hanno naturalmente contribuito pure le società di Serie A, anche se negli ultimi tempi il peso dei club italiani si sta riducendo. E in fatto di spesa per il calciomercato potrebbero a breve essere superati da Germania e Arabia Saudita.
Secondo un’analisi del gruppo di ricerca CIES Football Observatory, tra il 2014 e il 2023 le società italiane hanno investito per il calciomercato 11,2 miliardi di euro, ponendo l’Italia al secondo posto al mondo per la maggiore spesa. Leader assoluto del decennio è stata l’Inghilterra, con un investimento da oltre 25,3 miliardi. Terza, dietro l’Italia, c’è la Spagna, con una spesa di 8,7 miliardi, davanti alla Germania quarta a quota 7,6 miliardi e alla Francia, quinta (7,3). Sono i club dei campionati di questi cinque paesi a dominare nel calcio in Europa, sia a livello di successi nelle competizioni internazionali, sia per capacità di spesa nel calciomercato. Qualcosa però sta cambiando e si affacciano nuove realtà. [...]
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