Quest’anno, il mercato azionario giapponese ha vissuto un rally significativo, superando persino i massimi del 1989. Questo risultato è stato accolto come uno dei segnali più chiari che gli sforzi decennali dei politici per migliorare l’efficienza dell’economia da 4 trilioni di dollari stessero finalmente dando i loro frutti. Tuttavia, attualmente, gli indici Nikkei 225 e Topix stanno guidando una brusca svendita globale di azioni. Questo calo rivelerà quanto sostanza ci sia sotto la superficie del mercato azionario del paese asiatico.
Un cambiamento globale dei tassi di interesse è in corso e sta ridefinendo l’appetito per il rischio dei gestori di fondi. La Banca del Giappone sta aumentando i costi di prestito, mentre la Federal Reserve segnala che potrebbe tagliarli già a settembre. La pubblicazione, avvenuta venerdì, di dati deboli sull’occupazione negli Stati Uniti alimenta i timori di un atterraggio brusco per l’economia. Complessivamente, lo yen è aumentato del 7% rispetto al dollaro statunitense in cinque sessioni di trading; il movimento è intensificato dalla chiusura degli yen carry trade, dove gli investitori prendevano in prestito la valuta giapponese per investire in attività a rendimento più elevato. [...]
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