Salgono i prezzi e cala la produzione. Nonostante resti sempre l’irrinunciabile sfizio dolce per l’estate, il gelato (o più che altro la sua industria) comincia a essere osservato speciale. Anche se l’aumento dei prezzi ha colpito negli ultimi anni numerosi beni e servizi, ce ne sono alcuni sui quali i rincari sono più evidenti. E tra questi rientrano senza dubbio coni e coppette, di cui l’Italia è uno dei principali produttori europei, ma anche uno di quelli con i costi più elevati.
Stando a una recente analisi del Centro di formazione e ricerca sui consumi (Crc), basata sui dati pubblicati dall’osservatorio del Ministero delle imprese e del Made in Italy e che ha messo a confronto i prezzi medi nelle città italiane di una vaschetta di gelato da un chilo nel 2024 con quelli del 2021, risulta che il rincaro negli ultimi tre anni è stato del 29,6%, a fronte di una crescita generale dell’inflazione che, nello stesso periodo, si è fermata al 15,7%. In altri termini, i prezzi del gelato stanno aumentando molto più della media e, oltre alle ripercussioni sui portafogli dei consumatori, dallo scorso anno sono anche arrivati segnali di rallentamento sulla produzione in Europa. [...]
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