La recente decisione della Cina di limitare drasticamente le esportazioni di gallio e germanio, due minerali essenziali per la produzione di semiconduttori, potrebbe scatenare una crisi globale nella catena di approvvigionamento dei chip. Questi metalli, fondamentali per la fabbricazione di dispositivi elettronici ad alta velocità, sono prodotti in gran parte proprio in Cina, che domina il mercato globale: Pechino rappresenta infatti circa il 60% della produzione mondiale di germanio e quasi il 90% di quella di gallio.
A partire dall’agosto dello scorso anno, il governo cinese ha implementato una politica restrittiva sull’esportazione di questi metalli, giustificandola come una misura per proteggere la propria sicurezza nazionale e i suoi interessi strategici. Tuttavia, molti osservatori ritengono che questa mossa sia una risposta diretta agli sforzi dell’Occidente di limitare l’accesso della Cina alle tecnologie avanzate. [...]
Questo articolo è riservato agli abbonati
Sostieni il giornalismo di qualità, abbonati a Money.it
Accedi ai contenuti riservati
Navighi con pubblicità ridotta
Ottieni sconti su prodotti e servizi
Disdici quando vuoi
Sei già iscritto? Clicca qui
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Commenta: