Bruxelles ha un programma chiamato Digital Decade 2030, che mira alla trasformazione digitale dell’Unione Europea, con obiettivi ambiziosi da ottenere entro pochi anni. Il piano vuole favorire la diffusione di competenze digitali, che dovrebbero raggiungere almeno l’80% della popolazione europea, potenziare la connettività e digitalizzare i servizi pubblici, in particolare quelli legati alla sanità e all’identità digitale. Una parte importante riguarda però anche le imprese: mentre quelle di grandi dimensioni fanno già un uso più o meno spinto di Intelligenza Artificiale e Big Data, l’attenzione del piano ricade soprattutto sulle piccole imprese, che dovranno dimostrare di aver acquisito competenze digitali almeno sufficienti. L’appuntamento è tra pochi anni e vale quindi la pena capire come sono messe le imprese europee e in particolare quelle italiane.
A fare il punto ci pensa Eurostat attraverso il Digital Intensity Index (DII), uno dei principali indicatori per misurare l’avanzamento del piano e che esprime il grado di digitalizzazione delle aziende all’interno dei confini del’Ue. La Commissione vuole che nel 2030 oltre il 90% delle piccole e medie imprese europee debba raggiungere almeno un livello base di "intensità digitale". Siamo ancora ben lontani dall’obiettivo. [...]
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