Il fenomeno, già in atto da poco dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, è sempre più evidente. Stiamo parlando della torsione a 360 gradi della Russia, obbligata a voltare le spalle all’Europa per entrare in un nuovo mercato: quello asiatico.
L’ultimo esempio chiama in causa un impianto di esportazione di gas naturale liquefatto sanzionato, Arctic LNG 2, situato nella parte nord-orientale della Federazione Russa, che sta inviando per la prima volta una spedizione in Asia, mentre Mosca continua a cercare clienti disposti ad acquistare il carburante e ad aggirare le restrizioni statunitensi. [...]
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