Gli ultimi dati sull’economia della Cina hanno spinto alcune grandi banche statunitensi, come Goldman Sachs e Citibank, a tagliare le loro previsioni di crescita del Dragone. Allo stesso tempo, gli analisti di Nomura ritengono che il gigante asiatico potrebbe affrontare una seconda ondata di “shock economici”.
Quanto c’è di vero in queste analisi e quanto è dettato dalla propaganda insita nella nuova Guerra Fredda che contrappone le due principali potenze del mondo? Difficile rispondere ma andiamo con ordine. Secondo i numeri registrati dall’Ufficio nazionale di statistica (NBS) cinese, la produzione industriale del Paese è aumentata del 4,5% ad agosto su base annua, rallentando però rispetto al tasso del 5,1% di luglio e segnando la crescita più lenta da marzo. [...]
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