Mancano meno di due mesi alle elezioni presidenziali di martedì 5 novembre. Un crocevia fondamentale non solo per gli Stati Uniti d’America, ma anche per il mondo intero, che avrà riflessi cruciali sulla guerra in Ucraina, sui rapporti dell’occidente con la Cina, sull’economia globale e sulle politiche "green", oltre che sulle relazioni transatlantiche. I due candidati, la vicepresidente Kamala Harris per i democratici e l’ex presidente Donald J. Trump, stanno investendo tutte le loro energie sugli stati chiave: Arizona, Georgia, Michigan, Nevada, North Carolina, Pennsylvania e Wisconsin, considerati cruciali per la conquista della Casa Bianca. Troppo risicato il margine tra i due candidati in questi stati per capire chi è davvero in vantaggio.
La campagna elettorale di Trump deve fare i conti con risorse inferiori rispetto a quella di Harris. Al 31 luglio 2024, Kamala Harris ha raccolto complessivamente 501 milioni di dollari, mentre l’avversario ha accumulato 269 milioni di dollari. In particolare, nel mese di agosto, Harris ha quasi triplicato i fondi di Trump, raccogliendo 361 milioni di dollari rispetto ai 130 milioni del tycoon. Consapevole di avere meno risorse rispetto alla controparte, la campagna del candidato repubblicano sta implementando una nuova strategia per raggiungere gli elettori indecisi degli stati in bilico, persone che hanno mostrato interesse per Trump ma che solitamente non vanno a votare. I materiali della campagna di Trump, ottenuti da Axios, raccontano, nel dettaglio, la strategia che l’ex presidente sta adottando per assicurarsi i voti in Pennsylvania e in almeno altri sei stati chiave. [...]
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