Curtis Yarvin è un ex programmatore informatico diventato blogger con vocazione filosofica in favore di un movimento "neo-reazionario" (o "NRx"). Anch’egli critico dei fallimenti della democrazia americana diventata orami una oligarchia, non si sogna minimamente di ripristinare la democrazia, ma puntare “a un leader monarchico ispirato a un CEO di una start-up, un "CEO nazionale", [o] quello che viene chiamato un dittatore", “che può risolvere i bug dell’ordine politico americano come un programmatore di computer che risolve i bug di un codice difettoso.”. È sua l’idea citata da Vance pubblicamente di “licenziare ogni singolo burocrate di medio livello, ogni dipendente pubblico nello stato amministrativo, sostituirli con la nostra gente".
Più tortuoso il curriculum di Sohrab Ahmari “figlio di una famiglia iraniana laica, è emigrato negli Stati Uniti da adolescente, è diventato trotskista al college, poi ha sposato la causa neoconservatrice come redattore del Wall Street Journal prima di convertirsi al cattolicesimo nel 2016, lo stesso anno in cui ha votato per Hillary Clinton per il disgusto nei confronti di Trump. Da allora si è spostato verso destra, abbracciando Trump e diventando il principale sostenitore di un nuovo stile di "conservatorismo della classe operaia" che affonda le sue radici nella tradizione della socialdemocrazia cattolica”, in una versione americana di “oltre la destra e la sinistra”. [...]
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