Gli Stati Uniti stanno aumentando la loro presenza militare vicino all’Alaska a causa delle crescenti attività militari russe e cinesi nella regione. Un cacciatorpediniere, l’USS Sterett, è stato inviato lungo la costa dell’Alaska, mentre l’aviazione è stata posta in stato di allerta. Si tratta della reazione di Washington alle operazioni aeree russe vicine allo spazio aereo statunitense e alle manovre congiunte tra navi da guerra russe e cinesi nel Pacifico. Un altro segnale della crescente tensione, come riporta la rivista Politico, è stato il dispiegamento di circa 130 soldati della 11ª Divisione Aerotrasportata e delle Task Forces Multi-Dominio nelle Isole Aleutine.
Il senatore americano Dan Sullivan ha espresso forti preoccupazioni per l’intensificarsi delle attività militari congiunte russo-cinesi nella regione, sottolineando la necessità di rafforzare l’infrastruttura militare degli Stati Uniti in Alaska per rispondere efficacemente a queste minacce. Sullivan ha evidenziato come la frequenza e la portata delle operazioni russe siano in costante aumento, con un’impennata nell’attività aerea, marittima e sottomarina. [...]
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