Il futurologo americano Alvin Toffler, nel suo “Lo choc del futuro” (Rizzoli 1971) invocava un futurismo sociale - ossia impiego di strumenti di previsione democratici dibattiti sul futuro a tutti i livelli della società, scuola, fabbriche, città, nazioni, fino al mondo intero elaborazione di scenari e immagini del domani attraverso cui anticipare le conseguenze del mutamento anziché subirle.
Questo per via del duplice fatto che in un mondo complesso le determinazioni possono arrivare da ovunque essendo tutto connesso con tutto e per via del fatto che nelle nostre società la componente tecnologica va sempre più ad assumere un ruolo altamente strutturale. [...]
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